Napoli incontra la Londra della "golden age" all'insegna della musica e dell'amore, lo stesso che Shakespeare ha saputo cantare nei suoi sonetti, mettendo a nudo i segreti e le pieghe dell'animo in maniera sorprendente.
Il risultato è attualissimo e parla ai cuori in maniera trasversale allo spazio ed al tempo. Parla con la lingua dei padri, in questo caso, con la lingua napoletana, quella antica e quella di oggi, stuggente, tagliente, irriverente.
Gianni Lamagna, trasfonde in questo progetto anni di esperienza professionale ed umana e fa incontrare la musica del '700 con la tradizione popolare, il country, la musica irlandese, i Beatles, la tradizione bandistica, l’amore per i compositori brasiliani... Ne nasce un sapiente impasto di tradizioni culturali ed atmosfere dall'impatto fortemente suggestivo.
diciassette17 sonetti musicati e tradotti in napoletano.
Musiche di: Gianni Lamagna, Giosi Cincotti, Piera Lombardi, Nico Arcieri, Paolo Raffone.
Voci:
Gianni Lamagna
Ospiti:
Piera Lombardi (Sonnet 90 | ‘o nuvanta)
Musicisti:
Musicisti ospiti:
Cira Romano | Arpa
Gianfranco Campagnoli | Tromba e Trombino Barocco
Arrangiamenti, elaborazioni e direzione di Paolo Raffone
Traduzioni: Gianni Lamagna
Supervisione per il napoletano scritto: Raffaele Bracale